mercoledì 24 giugno 2015

SINISTRA...SINISTRA! SINISTRA?



di giandiego

Motivo qui, la fine prematura e repentina di “Cornice Rossa” e la mia decisione di allontanarmene, comunque. Da una parte la reazione un poco inconsulta di un webmaster (per altro volontario) alla sollecitazione di un fantomatico legale di un ancor più fantomatico “diffamato” a togliere un articolo (copincollato per altro e don la precisazione dell'origine) che ha provocato la cancellazione di gran parte degli post, vanificando il lavoro di mesi. Dall'altra, ed è la mia ragione, il logorarsi di un antico rapporto virtuale sull'altare di una sinistra che invece di unirsi trova il modo di rinnovare le proprie divisioni cambiando il nome delle proprie fazione, ma permanendo nella sua eterna litigiosità demenziale. 
Fatto!
D'ora in avanti continuerò su “NuovaResistenza” su questo blogghettino sperimentale messo in piedi a suo tempo e mai frequentato e su “Bandiera rossa in movimento”(sinchè avranno la cortesia e la pazienza di tollerarmi) i miei sproloqui o, come la definisce il mio antico amico, la mia produzione di monologhi-fuffa autogratìficanti. 
E buon pro ci faccia a me ed a lui! 
Finito! Passiamo alle cose serie.
Il tempo passa , la situazione si aggrava, nonostante le menzogne del Principino Rottamatore e della sua coorte di super-cinici quarantenni, la crisi si consolida e si cristallizza, fissando l'immagine di un paese alla deriva, moralmente, politicamente ed economicamente. 
Ci si adegua al ribasso, perdendo la memoria del passato, dei propri stessi diritti che divengono antiche fiabe mitologiche e buttando al macero, con un sorriso falso e di circostanza sulle labbra, una delle costituzioni più avanzate dell'occidente. 
Il paese perde il proprio rapporto con la democrazia e la partecipazione diventa un ricordo, buono per gli anziani e gli inguaribili sognatori.
In questo contesto continua la vicenda penosa ed un poco comica di quella che chiamammo Sinistra Radicale Italiana, fra levate d'ingegno ora di questo ora di quel piccolo inutile leader e percorsi annosi e lentissimi, contrdditori e mai compiuti, posti sotto ricatto dai leader suddetti e frenati da faide, manierismi, questioni di metodo, conte e riconte, accompagnati da immancabili intellettuali garanti (sempre i medesimi, sempre più innegabilmente anziani).
Tutti ad accanirsi sulla definizione reale e corretta del temine “Sinistra” 
Dove comincia la sinistra? 
Dove finisce la Destra? 
Quali sono i contorni del Centro? 
Quasi che con queste definizioni geografiche si potessero davvero sintetizzare l'alternativa o la conservazione … 
Pensate cje secondo queste definizioni sommarie e del tutto arbitrarie “Mario Adinolfi” nuovo guru degli ultracattolici guardiani della famiglia tradizionale sarebbe di “sinistra” essendo nel PD (ammesso che lo sia ancora).
Folle? Direi proprio di sì!
La difficoltà di definire, realmente e di individuare con sufficiente correttezza e precisione il senso  stesso della parola, l'abuso e la strumentalizzazione del termine dovrebbero essere sufficienti a farcelo abbandonare, così come hanno fatto i compagni di Podemos …. ed in fondo anche quelli di Syriza, senza per questo costringerci alla frequentazioni di zone ambigue e magmatiche come quelle di M5S, dove volando sopra ed alto è facile scivolare verso lidi conservatori e forcaioli.
Con la chiarezza quindi di essere un'alternativa a-sistemica, ma senza l'oppressione della collocazione forzatamente geografica e quindi della presunta promiscuità forzata con mostruosità quali il PD.
AreA di Progresso e Civiltà, mi piace chiamarla così proprio perchè sulla precisazione sul chiarimento del significato dei termini Progresso e Civiltà si muove e si raduna l'opera del pensiero contemporaneo, così come attorno a queste tematiche fondamentali vertono tutti i comportamenti alternativi di una qualche importanza. 
In quel senso noi ci muoviamo! ... Per rendere questo paese progredito e civile. 
Dve il progresso non è la sola tecnologia e sicuramente non è l'affermazione di questa elite e di questo sistema, che definiremmo piuttosto barbarie e la civiltà non è quella cristiana ed occidentale
Perchè alla fine il vero scontro con la conservazione è sulla interpretazione di questi due termini. Civiltà e Progresso.
Mi rendo conto di non avere alcun peso sulla bilancia della storia e sulla vostra, quella personalissima di ciascuno di voi, ma questo è il mio pensiero farneticante, quello che non piace al mio antico amico e nemmeno a molti nuovi … troppo occupati a definire dove cominci e dove finisca la loro irrinunciabile Sinistra,.
Ancora in difesa della propria auto-definizione di “comunisti” quasi che questa bastasse a far di loro degli “alternativi”, con la testa girata indietro, nel ricordo  un poco distorto e molto romanzato di di un grande partito di massa e del suo ultimo mitico segretario Berlinguer (quasi non fosse da lì che iniziò tutto questo)
Umilmente, davvero, io credo che sia giunto il momento di smettere di parlare e definire la “sinistra”,ma farla! 
Anche a costo di chiamarla in un altro modo. 
Un mio amico ha detto giustamente che per combattere il sistema bisogna esserne fuori, perchè standoci dentro questo ci stritola … profondamente vero. 
Peccato che il sistema ci controlli in mille altre maniere, attraverso il lavoro, il tempo libero, l'informazione.
Peccato che molte delle nostre icone , siano esse i leader carismatici e d'ispirazione o i veicoli attraverso i quali ci abbeveriamo all'informazione, piuttosto che gli spettacoli che riempiono il nostro tempo libero siano del tutto controllati dal mostro “sistema” e ne facciano parte. 
Peccato che ogni volta che ci entusiasmiamo per la nostra “squadra del cuore” avochiamo un poco della nostra libertà di giudizio. E potremmo continuare all'infinito con questi esempi, ma più di una volta mi si è accusato di essere un moralista.
Per essere realmente a-sistemici dovremmo quindi iniziare da noi stessi e dai nostri comportamenti … dovremmo almeno avere la decenza di ammettere i nostri limiti, allora forse riusciremmo davvero a creare un'alternativa credibile. Ma il dire questo , pare sia “futile”, “inutile”, “scarsamente pratico” e quindi, nonostante le chiacchiere non venga ricercato ed ancor meno sperimentato....

A Sinistra quindi … anche se non sappiamo bene cosa voglia dire!

giovedì 9 gennaio 2014

APPELLO PER "LE PRIMARIE DELLA SINISTRA"








Abbiamo un nome Alexis Tsipras, il simbolo della resistenza greca alla feroce dittatura della Troika e l'unificatore attraverso Syriza di centinaia di movimenti e organizzazioni politiche, intorno al quale ritrovare l'unità della Sinistra e restituirle quello spazio politico che le compete, anche in Italia.

Una lista della Sinistra, quindi, che raccolga le varie e disperse anime di quell'area – sociale, culturale, ideale – alternativa alle destre, al PD succube delle oligarchie finanziarie, al Movimento 5 Stelle prigioniero delle sue ambiguità programmatiche ed organizzative e della direzione autocratica di Grillo e Casaleggio.
Non lasciamo che vecchie e nuove divisioni della Sinistra - tra chi è espressione dei partiti organizzati e chi riconosce legittimità solo ai movimenti ed agli spontanei fermenti di lotta e di resistenza della società civile, tra coloro che auspicano la riforma delle istituzioni europee e chi invece ne propugna la radicale rottura, tra chi si sente legato alla visione ideologica marxista, comunista e socialista, e chi invece ritiene necessario battere nuovi sentieri del pensiero politico alternativo – facciano fallire anche questo progetto.
Noi cittadini e militanti di Sinistra chiediamo, a gran voce e con forza e determinazione, che la lista italiana di sostegno alla candidatura di Alexis Tsipras alla Presidenza della Commissione Europea possa comporsi, nella individuazione delle candidature e nella definizione delle priorità programmatiche con le primarie del popolo della Sinistra.
Per far diventare realtà tale strumento invitiamo pertanto i rappresentanti di tutte le realtà politiche e di tutte le associazioni e i movimenti che vogliano partecipare alla Lista della Sinistra italiana per Tsipras ad un tavolo di confronto da tenersi intempi date e luoghi da destinarsi centralmente e localmente, di volta in volta, ben consci sempre che sola dal basso e circolarmente questa cosa ha senso e ragion d'essere.

COORDINAMENTO PROVVISORIO DI S.U. :)

SEMPLICEMENTE UN APPELLO



Scegliamo, per questo appello, un linguaggio altro, perché è ad altro che non alla sola ragione che noi stiamo parlando, sebbene la logica ed il pragmatismo sorreggano il nostro discorso e la nostra proposta, scegliamo di parlare al cuore, agli uomini, al signore di shen, al padrone dei sogni.
Là dove risiedono i motivi, là dove nascono le scelte, là dove si trovano le ragioni vere per cui tutti noi siamo qui. E’ di un altro mondo possibile che stiamo parlando, della sua necessità, del bisogno reale che il grande popolo di quella che chiamammo sinistra oggi manifesta.
Del grido di dolore e dell’esigenza.
Noi non siamo più disposti ad aspettare, non siamo più disposti a rimandare, non siamo più disposti a rinunciare, non siamo più disposti a fallire. In un Paese devastato dal dominio di un capitalismo finanziario, distruttivo e crudele, che ha progressivamente smantellato le conquiste sociali frutto di decenni di lotte e sul quale si abbatte ormai da tempo la mannaia di una crisi sistemica senza fine e delle ricette recessive e antipopolari imposte dalle istituzioni finanziarie internazionali.
Non è tollerabile che i ceti più deboli – gli ultimi ed i penultimi, i disoccupati, i precari, le donne, i lavoratori, i pensionati, i disabili – cioè la maggioranza, il cuore pulsante di questo paese non riescano ad esprimere una propria diretta rappresentanza politica, che indichi la prospettiva di una società e di un modello economico diversi, fondati sulla giustizia sociale,sull'uguaglianza, sulla liberazione dal bisogno, sulla possibilità per ciascuno di esprimere il proprio talento e le proprie attitudini.
Non è tollerabile ed è anche profondamente sbagliato che, a pochi mesi dalle elezioni europee, e forse di nuove elezioni nazionali la politica italiana e coloro che la descrivono trovino altri argomenti di discussione privilegiati che:

Le vicissitudini d’un Imperatore Farlocco, Un governo servile marcato Elite finanziaria Europea, Le più o meno larghe intese, Le primarie del PD ( Nuova Democrazia Cristiana), Il Movimento 5 Stelle e le personali opinioni del suo leader carismatico.
Per questo ci appelliamo a tutti i cittadini, ai movimenti e ai partiti della frammentata galassia della sinistra. Parlando dei nostri bisogni, ma sentendo che stiamo parlando anche dei loro. Nel farlo ci esponiamo per lo stile del nostro approccio anche al vostro sorriso … e sia! Purchè sorridendo comprendiate che è di una reale necessità che stiamo parlando.
Noi - ispirandoci al meglio della tradizione della sinistra comunista, socialista, ecologista e del partito d'azione - vogliamo che ai cittadini sia finalmente offerta la possibilità di scegliere un'Alternativa socialista e libertaria che contrasti la tirannia di un capitalismo sempre più feroce e che sappia rivolgersi e parlare alle persone in modo semplice e concreto. Pensiamo che ne esista il bisogno e lo spazio politico.
Guardiamo con speranza alle iniziative che vengono prese da “gruppi di intellettuali”, dalle segreterie dei partiti, da sindacalisti “fortemente e giustamente” rappresentativi, plaudiamo alle iniziative che vengono prese in difesa e per l’attuazione della Costituzione.
Ci sentiamo però in dovere di ribadire la necessità e l’urgenza di un nuovo spazio politico di democrazia e di consapevolezza e riteniamo ch’esso non debba essere il risultato d’una combinazione chimica , ma piuttosto d’una alchimia, debba cioè nascere dal basso, nei territori, per scelta strategica di fondo e non per immediata strumentalità ed opportunità elettorale, come risposta ai bisogni reali di quella che chiameremo AreA di Progresso e Civiltà.
Chiediamo, qui ed ora, alle varie componenti in cui è frammentata la sinistra radicale e l'area dell'alternativa di dare avvio da subito ad un processo di riorganizzazione per la realizzazione di una proposta elettorale che conquisti nella società lo spazio politico che gli è dovuto.
Riteniamo che questo processo debba essere una premessa, un avvio di percorso, un primo passo necessario, ma chiediamo a tutti l’umiltà e la lungimiranza, la visione e la pazienza per progettare e realizzare nel tempo una vera AreA di Progresso e Civiltà.
In vista di questi obiettivi, perché non possiamo permetterci nuovi fallimenti, noi da oggi avviamo il nostro percorso, sapendo che serve cominciare subito a lavorare per poter presentare delle liste elettorali con qualche possibilità di successo
Ai cittadini che condividono l'idea che non c'è più tempo, che non è più possibile attendere oltre,chiediamo di unirsi a noi nella costruzione di questa Alternativa. Noi pensiamo che, nel quadro comune della Costituzione Repubblicana, antiche divisioni tra riformisti e radicali, comunisti e socialisti, marxisti e keynesiani possano oggi ricomporsi e trovare una sintesi in alcune cose urgenti da fare:

1. Il rovesciamento delle politiche liberiste imposte dall'Europa
2. Ridiscussione ed impugnazione dei trattati capestro, finanziari, politici, monetari
3. Rilancio e ridefinizione del concetto originale di “Europa dei Popoli”
4. Ridefinizione dello ruolo dell’europa nel teatro mondiale e rispetto al bene supremo e inderogabile della Pace
5. Creazione ed implementazione di una “Cultura della pace e del confronto”
6. La consapevolezza della necessità dell'intervento pubblico nell'economia per creare lavoro stabile e fermare il declino e deindustrializzazione del nostro Paese
7. La lotta senza quartiere ai fenomeni devastanti della criminalità organizzata, della corruzione, dell'evasione fiscale
8. La lotta senza quartiere alle sacche di privilegio e di parassitismo presenti nella società italiana
9. La garanzia per tutti di accedere gratuitamente o a costi politici a servizi pubblici e beni essenziali quali l'istruzione,l'educazione, la sanità, la casa, i trasporti, la connessione alla rete internet
10. La salvaguardia dell'ambiente e del patrimonio artistico
11. L'implementazione e sviluppo della “Cultura dell’appartenenza” privilegiandola a quella del “Possesso e della Competizione”
12. L'affermazione dei diritti civili e della laicità dello Stato
13. La costruzione di un movimento politico che si fondi su di una presenza concreta nella società italiana e a contatto con i ceti popolari
14. L’implementazione, lo sviluppo e la cultura delle iniziative di economia alternativa, di mutuo aiuto, cooperativistiche, no profit e solidali

COORDINAMENTO PROVVISORIO DI S.U. :)